Luciana Coluccello - Roma (Rm)
Pugliese di Morciano di Leuca, Luciana Coluccello è giornalista e reporter televisiva ben nota per il suo lavoro nel campo del giornalismo d’inchiesta e della produzione documentaristica.
A diciotto anni si trasferisce a Roma, dove consegue ben due lauree: la prima alla Sapienza, nel 2009, in Scienze della Comunicazione e tre anni dopo alla LUISS Guido Carli di Roma, cattedra di Studi Strategici, con la specialistica in Scienze Politiche, Comunicazione Istituzionale e Politica. La sua tesi, dal titolo Perché l’Italia è in Afghanistan? le è valsa il Premio Internazionale di Giornalismo Maria Grazia Cutuli, assegnato da Il Corriere della Sera e dalla “Fondazione Maria Grazia Cutuli Onlus”.
Giornalista professionista dal 2016, i suoi primi passi nel mondo del giornalismo sono gli stage nella redazione “esteri” del Corriere della Sera e in quella di Report, celebre programma di Rai3.
Nel 2015 è a Tv2000 nel programma Beati Voi, e poi a La Gabbia Open, su La7. Nel 2018 passa a Mediaset dove, oltre a Matrix, lavora a Diritto e Rovescio. Nel 2020 passa al nuovo programma su Rai 1, Oggi è un altro giorno, dove resta per un anno.
Durante le pause estive e invernali dal lavoro di inviata, trascorre lunghi periodi in Marocco, Turchia, Bosnia, Libano, Israele e Palestina, prima di partire nel 2021 per l’Afghanistan da freelance – quando ormai nessuna ambasciata occidentale è più presente sul territorio e anche le ONG faticano a lavorare nel Paese – dopo aver svolto un training sul giornalismo di guerra per avere le basi adeguate su protezioni balistiche, medicina tattica e primo soccorso.
Successivamente è in Ucraina, allo scoppiare del conflitto del 2022.
I suoi reportage sono trasmessi da Piazzapulita, trasmissione di La7. In Éntula presenta il suo libro Sottoterra. Cronache dai mille bunker della guerra ucraina (Piemme, 2023), un racconto straordinario, in presa diretta, che rievoca i grandi reportage dal fronte di Oriana Fallaci o quelli corali di Svetlana Aleksievič.
Ha realizzato numerosi reportage da alcune delle aree più pericolose del mondo, tra cui Iraq, Siria, Afghanistan e altre zone di conflitto.
Il suo lavoro è stato riconosciuto per la capacità di raccontare storie complesse con umanità e profondità, portando alla luce realtà spesso ignorate dai media tradizionali.
Documenta le guerre con particolare sensibilità verso i civili, vittime involontarie del conflitto, e verso le donne afgane e dei territori di guerra in generale.
Il suo lavoro spesso si concentra su tematiche sociali di grande rilevanza come la migrazione, il crimine organizzato, le disuguaglianze politiche ed economiche, portando alla luce storie poco conosciute o aspetti nascosti di eventi noti, attraverso documentari e reportage.
Ha raccontato per Internazionale, Skytg24, FQ Millenium e RSI (Radio Televisione Svizzera) la crisi umanitaria, gli attentati ISIS, il mondo talebano dall’interno, arrivando per questo motivo finalista al DIG Festival 2022, nella categoria Dig Pitch.
Un altro Premio, nel 2019, le è stato assegnato nel corso della 16° edizione della manifestazione “Giornalista di Puglia – Michele Campione”: nella sezione “cronache”, ha vinto grazie alla sua inchiesta dal titolo Cocaina accessibile a tutti, andata in onda a Matrix, su Canale5.